Chapter Text
⚠️Questa storia nasce da simulazioni con intelligenze artificiali rielaborate⚠️
~Starfire~
Il sole scaldava l'asfalto delle strade di Chicago, la città era rumorosa e affollata ed io la scrutavo dall'alto.
Se solitamente la città era caotica e criminale, quel giorno era un vero e proprio girone infernale.
Una banda di criminali con armi tecnologiche stava svaligiando una banca ed avevano diversi ostaggi.
-Cosa dovrei fare? Sono l'unica nel turno di pattuglia, dovrei chiedere aiuto? Raven ultimamente sta avendo problemi a controllare i poteri è meglio lasciarla riposare. Non voglio chiamare Cyborg, se hanno armi tecnologiche potrebbero avere qualcosa ad impulsi magnetici che potrebbe ferirlo. Beastboy? Non arriverebbe in tempo. Dick? No... non è il momento di contattare il mio ex, non sono sicura di poter contare su di lui al momento. Kory, un respiro profondo, sono Starfire, ex-principessa di Tamaran, leader dei Titans... mi basteranno cinque minuti, nessuno si farà male.
Misi gli auricolari, forse mi rendeva meno reattiva, ma aiutava a rilassarmi.
I'm the strong one, I'm not nervous
I'm as tough as the crust of the Earth is
Volai ad alta velocità sfondando una parete, prima che gli altri se ne potessero accorgere avevo già sollevato cinque ostaggi.
I move mountains, I move churches
And I glow, 'cause I know what my worth is
L'effetto sorpresa durò poco, uno dei ladri iniziò a spararmi addosso con un mitra, ma incassai i proiettili facendo da scudo ai civili che stavo salvando.
I don't ask how hard the work is
Got a rough indestructible surface
I civili erano salvi, mi pulii dai bossoli dei proiettili.
Diamonds and platinum, I find 'em, I flatten 'em
I take what I'm handed, I break what's demanded
But under the surface, I feel berserk as a tightrope walker in a three-ring circus
Alla mia seconda entrata in scena dovetti fare diverse manovre aeree per evitare i proiettili aumentavano sempre di più.
Under the surface, was Superman ever like, "Yo, I don't wanna fight Doomsday?"
Uno dei criminali era Bane, un uomo che grazie ad un composto chimico riusciva a diventare molto più grosso e potente.
Under the surface, I'm pretty sure I'm worthless if I can't be of service
Volai a tutta velocità contro Bane sollevandolo in aria.
A flaw or a crack, the straw in the stack
That breaks the camel's back, what breaks the camel's back?
Lo sollevai fino a raggiungere l'atmosfera, non avrei potuto sconfiggerlo con la forza, ma lui aveva più bisogno di ossigeno di me.
It's pressure like a drip, drip, drip that'll never stop, whoa
Pressure that'll tip, tip, tip 'til you just go pop, whoa, oh, oh
Lo lasciai cadere sapendo che sarebbe sopravvissuto alla caduta e precipitandomi verso gli altri.
Give it to your sister, your sister's older
Give her all the heavy things we can't shoulder
Quegli idioti a furia di sparare stavano facendo crollare l'edificio, dovetti sostenere il peso di un'intera facciata sulle mie spalle.
Who am I if I can't run with the ball?
If I fall to
Mi spararono con una pistola energetica, il colpo mi fece cedere le gambe e la facciata dell'edificio cadde su di me, per fortuna i civili erano scappati.
Pressure like a grip, grip, grip, and it won't let go, whoa
Pressure like a tick, tick, tick 'til it's ready to blow, whoa, oh, oh
Give it to your sister, your sister's stronger
See if she can hang on a little longer
Who am I if I can't carry it all?
If I falter
Mi rialzai, portai via una bambina che era troppo vicino al pericolo e tornai dai criminali.
Under the surface, I hide my nerves and it worsens, I worry something is gonna hurt us
Under the surface, the ship doesn't swerve as it heard how big the iceberg is
Under the surface, I think about my purpose, can I somehow preserve this?
Contrattaccai distruggendo il mitra e la pistola ad energia, legai i criminali con barre d'acciaio.
Line up the dominoes, a light wind blows
You try to stop it tumbling, but on and on, it goes
Bane si rialzò dalla caduta, volai verso di lui.
But wait, if I could shake the crushing weight of expectations
Would that free some room up for joy or relaxation, or simple pleasure?
Instead, we measure this growing pressure
Era indebolito, iniziai a prenderlo a pugni.
Keeps growing, keep going
'Cause all we know is
L'ennesimo pugno sotto il mento lo mise al tappeto, avevo salvato la città.
Pressure like a drip, drip, drip that'll never stop, whoa
Pressure that'll tip, tip, tip 'til you just go pop, whoa, oh, oh
Give it to your sister, it doesn't hurt, and
See if she can handle every family burden
La folla mi acclama, ma il cellulare suona, un'altra emergenza.
Watch as she buckles and bends but never breaks, no mistakes
Volai di nuovo a tutta velocità verso il luogo segnalato.
Just pressure like a grip, grip, grip, and it won't let go, whoa
Pressure like a tick, tick, tick 'til it's ready to blow, whoa, oh, oh
Give it to your sister and never wonder
Iniziavo a sentire il mio corpo soffrire per i colpi e la stanchezza, ma non potevo fermarmi.
If the same pressure would've pulled you under
Who am I if I don't have what it takes?
No cracks, no breaks
No mistakes, no pressure
Trassi un lungo sospiro, la canzone era finita ma io dovevo ricominciare da capo, questo era un osso duro.
Ciò che vidi fu un uomo, sembrava una Lanterna Verde, ma era molto arrabbiato e la sua tuta era rossa, che stava attaccando distruggendo una città.
In caso qualcuno non lo sappia, Il Corpo delle Lanterne Verdi è una forza di polizia intergalattica, i membri sono distinguibili da un anello verde che riesce a convertire il loro sentimento di speranza in energie verde capace di materializzare qualsiasi arma od oggetto che riescano ad immaginare.
Solitamente le Lanterne Verdi sono eroi affidabili, ma quella era rossa e stava distruggendo la città come se cercasse qualcosa.
La Lanterna creò un grosso martello di energia che stava per schiacciare un ragazzo, lo salvai appena in tempo.
Era poco più giovane di me, moro e con i capelli ricci, lo ricordo perché pensai che fosse carino, sembrava spaventato, ma soprattutto confuso.
-Va tutto bene, sei salvo.
-Ehm... grazie.
Tornai dalla Lanterna Rossa.
-Ehi tu, cosa vuoi da noi? Di solito lavorate nello spazio, le Lanterne stanno lontane dai singoli pianeti se non per proteggerle e tu non mi sembri intenzionato a proteggere nessuno.
Lui mi rispose con versi alieni.
-Oh, Practolyano, conosco anche quella lingua, non ti preoccupare.
La Lanterna Rossa, come risposta sparò dei colpi energetici.
Li schivai, ma prima che potessi accorgermene, una mano di energia rossa mi aveva preso la mano e mi tirò a terra.
Avevo commesso un errore, era estremamente raro incontrare una Lanterna Verde e non sapevo l'esistenza di Lanterne cattive, così non ero preparata ed avevo abbassato la guardia.
L'essere si avvicinò a me ed emanò un vomito corrosivo, chiusi gli occhi chiedendomi se sarei sopravvissuta a quel tipo di acido, ma non sentivo nulla sulla mia pelle.
Quando li riapro vidi uno scudo verde proteggermi, era il ragazzo che avevo salvato, l'anello e la sua tuta non lasciavano dubbi, era una Lanterna Verde.
Mi liberai colpendo la mano di energia, mentre la Lanterna Verde creò una spada con i poteri dell'anello, non era una katana o una spada medioevale, sembrava più antica.
Anche il suo corpo venne ricoperto da una strana armatura energetica.
Lui si lanciò all'attacco ed io gli diedi fuoco di copertura sferrando sfere energetiche, l'alieno sentendosi in svantaggio scappò via.
Ero più veloce del fuggitivo, stavo per rincorrerlo, ma vidi il ragazzo barcollante e mi precipitai ad aiutarlo.
-Stai bene?
Lo guardai, aveva un bel viso ed era molto muscoloso, ciò si sposava poco con ciò che avevo studiato sulle Lanterne Verdi, ovvero che erano guerrieri che usavano la mente e colpi a distanza, non i muscoli e le spada.
Sembrava un umano, ma la sua carnagione era leggermente grigiastra simile a quella di Raven e i suoi occhi erano sottili come se non fossero abituati alla luce.
-G...grazie- balbettò quando lo aiutai a rialzarsi, era stanco ma sembrava anche un po' in imbarazzo.
-Non serve che mi ringrazi- sorrisi, ad essere sincera ero un po' atratta dal fascino di quel ragazzo anche se non me n'ero ancora resa conto -Aiutare un cittadino è il nostro compito, ma aiutare una Lanterna è un onore.
-Una... cosa?- chiese lui confuso.
-Una Lanterna Verde- presi la sua mano mostrandogli l'anello che indossava.
-Ah si chiama così? L'anello ha un nome? È quello che mi ha dato i poteri?
-Davvero non sai nulla?- chiesi -Dovrebbero spiegare tutto alle nuove lanterne, possibile che non ti abbiano fatto il discorsetto? Persino noi Titans abbiamo un discorsetto introduttivo.
-Io...- il ragazzo abbassò lo sguardo triste -Non lo so... Io non ricordo niente.
-Cosa?- chiesi sconcertata -Hai perso la memoria?
-Già...
-Questo anello è una cosa speciale- cercai di consolarlo -Se lo hai devi essere speciale anche tu. Posso aiutarti in qualche modo?
-Io... non so dove sono o come mi chiamo- sembrava terrorizzato -Hai un posto in cui posso stare? Almeno per schiarire le idee.
-Ti porterò alla Titans Tower- annuii -è dove viviamo noi Titans, siamo un gruppo di eroi che vivono e si allenano insieme. Ti va di venire?- presi la sua mano.
-Ok- arrossì al contatto fisico.
Quella fu la prima volta che lui entrò nella Titans Tower.
Entrammo nella torre e spiegai velocemente a Raven che era di guardia e stava meditando.
-Non conosco neanche il mio nome...- ripeteva il ragazzo seduto sul nostro divano.
-Non ti preoccupare- lo abbracciai -Lo scopriremo. Faremo il possibile per aiutarti, ma per ora puoi limitarti ad essere il nostro nuovo amico, ti troveremo un posto in cui stare.
-Come dovremmo chiamarlo, se non ha un nome?- chiese Raven che ci aveva accolto in casa.
-Beh, potremmo dargli un nome temporaneo... tu cosa ne pensi?
Il ragazzo annuì e Raven gli mostrò un elenco di nomi di supereroi da un DataBase.
-Mi piace il nome "gufo"- disse il ragazzo.
-Ma Gufo non è un nome, è un animale- rise Raven -Però è il mio secondo animale preferito dopo il corvo.
-Vuoi essere chiamato Gufo?- chiesi confusa.
-No... no... beh sono una Lanterna Verde, non c'è un nome famoso da Lanterna Verde?
-Attualmente la Lanterna Verde protettetrice della terra è Hal Jordan- disse Raven.
-Ok... allora sarò Hal, va bene? Tanto è un nome provvisorio.
-È il tuo nome, deve andare bene a te- risi -Però per quanto vale, penso sia un perfetto nome temporaneo. Sono felice di conoscerti- gli strinsi la mano.
Ci sediamo nell'area comune della Titans Tower finché non arrivano Robin, Cyborg e BeastBoy.
P.S. è una foto vecchia, erano più grandi di cinque o sei anni in quel momento.
-Ragazzi, ci sono novità- annunciai -Abbiamo trovato un ragazzo che ha perso la memoria, è una Lanterna Verde. Il suo nome provvisorio è Hal ed ha bisogno del nostro aiuto. Unitevi a noi per una cioccolata calda.
-Wow, di solito quello che adotta gli orfani è Batman- commentò Robin.
-È buona ma brucia!- Hal si bruciò la lingua bevendola -Ecco perché l'hai chiamata "calda".
Risi, per quanto fosse praticamente un adulto, la perdita di memoria lo faceva sembrare un bambino.
-Stai attento, è come la lava, si fa così- gli spiegai e mostrai come raffreddarla soffiando -Mi sa che è meglio che tu non viva da solo, hai bisogno di abituarti alla Terra. Sai, ti capisco, è stato così anche per me quando sono arrivata qui dal mio pianeta.
-CI SONO ALTRI PIANETI? TU SEI UN'ALIENA?
-Sì- risi -Che ne dite ragazzi, possiamo farlo stare un po' con noi?
-Non possiamo occuparci anche di lui, la nostra priorità è la sicurezza della città- disse freddamente Robin.
-Lo faremo.- Raven gli parlò sopra e mi sorrise.
-Mi occuperò io di lui, promesso. Almeno così sarà al sicuro.
-Va bene, Star...- si rassegnò Robin -Avviserò Batman, ma dove pensi di farlo stare? Non abbiamo camere libere al momento, possiamo iniziare a preparare delle camere per gli ospiti ma ci vorrà tempo.
-Potrebbe stare con me- dissi istintivamente, su Tamaran non esistono concetti come il pudore, là sono molto più aperti sessualmente, quindi non mi resi conto subito che potesse essere una situazione fraintendibile -Ovviamente se a te va bene.
-Davvero mi vuoi in camera con te?- chiese Hal -Alla fine io sono un ragazzo e tu una ragazza...
-Beh per me va bene, ma spero non sia troppo per te- arrossii -Sono sicura che ti possiamo trovare un altro posto...
-NO NO PER ME VA BENE EH.
-Bene- sorrisi -Allora saremo compagni di stanza.