Chapter 1: 1.
Chapter Text
1.
Whisper, say my name
Dino guardava Xanxus avanzare nel corridoio, era più basso di lui, ma più largo.
La sua casacca nera ondeggiava dietro le sue spalle, mentre il suo passo era deciso. Tutta la scuola si voltava al suo passaggio.
Cavallone deglutì a vuoto, sentendo le mani sudate.
«Oggi è il giorno dei suoi esami» gli fece presente Romeo, avvicinandosi. Aveva degli intensi occhi azzurri e le labbra piegate in un sorriso. «Davvero un peccato che non frequenti, era nella nostra classe».
Cavallone annuì. «Temo che morirei di terrore a sentire il mio nome pronunciato da lui».
Romeo rise. «Beh, se non fosse per lui non ti chiameresti neanche così… Valentino».
[108].
Chapter 2: 2.
Chapter Text
2.
The lights are getting lower
Dino guardava suo padre respirare sempre più a fatica, la sua mano viscida e fredda stringeva la sua.
Cavallone socchiuse gli occhi, la bocca gli tremava.
«Tro-troveremo… una soluzione…» gemette, avvertendo delle fitte al petto.
Nono Cavallone tossì rumorosamente.
«Mi… Mi dispiace fi-figliolo… Non volevo caricarti questo peso» biascicò. «Però me ne sto andando e… solo tu puoi ereditare la famiglia».
Dino non riuscì a resistere alla sua vista, liberò la mano e corse fuori. Percorse i corridoi e scese le scale, inciampò e cadde a terra, scoppiando a piangere.
I suoi singhiozzi risuonavano, mentre le lacrime gli bruciavano gli occhi.
[101].
Chapter 3: 3.
Chapter Text
3.
Trouble from your lips
Dino era seduto sulla poltrona nella stanza del boss, con le gambe incrociate e i piedi appoggiati sulla scrivania.
Aveva diverse carte appoggiate sulle gambe e altre in mano. Morse rumorosamente una mela e, nel tentativo di posarla accanto a sé sul bracciolo, la lasciò cadere.
Romario l’afferrò con movimenti discreti, senza fare rumore.
Cavallone sentì il telefono suonare e nitrì frustrato. Il braccio destro gli porse la cornetta.
«Chaos…» salutò Reborn. Si udivano delle macchine in sottofondo, segno che fosse in una cabina telefonica. «Hai trovato le informazioni che ti ho chiesto?».
Dino borbottò: «Sembra proprio un’evasione di massa».
[101].
Chapter 4: 4.
Chapter Text
4.
One taste, I'm going over
«N-non avrei mai pensato…» sussurrò Tsuna. «… Che Dino fosse un bravo insegnante».
«Io quasi non l’ho riconosciuto vestito da civile» borbottò Hayato, accendendosi una sigaretta. «Con quegli occhialoni era proprio un nerd… e poi aveva un sorriso così…»
«Simpatico» concluse Sawada, sorridendo a sua volta. «Per la prima volta penso di aver capito qualcosa di inglese».
«Beh, Hayato…» s’inserì Takeshi. «Secondo me è abbastanza autorevole anche senza i suoi uomini quando spiega. Poi è appassionato e conosce bene la sua materia, sia in teoria che in pratica. Ha un bellissimo accento».
Hayato ghignò. «Di sicuro ha fatto arrossire diverse nostre compagne».
[103].
Chapter 5: 5.
Chapter Text
5.
Front lane between this feel
Dino sbatté le mani sulla cattedra. «Reborn, non ti permetto di parlare di Xanxus così» lo ammonì. «Sei il mio tutor e ti rispetto, ma…». Era rosso in volto e i suoi occhi erano febbricitanti. «… è comunque il figlio del Nono».
«Un mezzosangue» ricordò Reborn.
«Non di meno il figlio del Nono» ripeté Dino con una smorfia. «Non si può negare quanto sia un bravo combattente e un abile stratega».
«Il Nono lo ha congelato» fece presente l’Hitman. «… E credevo non ti andasse a genio».
Cavallone si lasciò cadere sulla sedia, con una smorfia. «Non andiamo d’accordo, ma lo rispetto molto».
[103].
Chapter 6: 6.
Chapter Text
6.
Is what I'm after
Dino fece vorticare la frusta e si colpì in faccia da solo, con un gemito arrivò per terra. Cercò di rialzarsi, ma inciampò nei suoi stessi piedi.
«Tutto bene, Dino-nii?» gli chiese Tsuna preoccupato e gli porse la mano.
«Tranquillo, fratellino» rispose Cavallone. Si alzò a fatica e gli scompigliò i capelli castani. «Devo sembrarti davvero ridicolo». Si adombrò e sospirò. «Lo so che non ti fa molto piacere quando vengo senza i miei uomini».
Tsuna scrollò le spalle. «In realtà a me fa piacere vederti».
Dino fece un sorriso stanco. «Anche se non sono molto di aiuto?».
Sawada lo abbracciò. «Difenderò io entrambi».
[104].
Chapter 7: 7.
Chapter Text
7.
Empty lead the high
Dino si guardò la mano avvolta dalle fiamme del Cielo e sospirò, vedendole prendere fuoco. «Hai mai pensato che siamo maledetti?» domandò. «Che in fondo questi poteri è normale che possano avere derive così terribili?», si leccò le labbra, socchiudendo gli occhi. «Non dovremmo averle».
Era seduto su un muretto accanto a Bianchi e si stava sporcando sia le mani che i pantaloni di tela di calce.
Bianchi sbuffò rumorosamente. «Agli dei non andiamo a genio e ci puniscono, questo è vero» mormorò. «Però non possiamo lasciare che maledizioni e impedimenti possano decidere la nostra vita. Se siamo velenosi o di fuoco, allora avveleniamoli e bruciamoli per essere liberi».
[109].
Chapter 8: 8.
Chapter Text
8.
Fix me, I'm feeling sober
I muscoli di Dino erano tesi, il sudore scivolava lungo la sua pelle lì dove c’erano i tatuaggi di fiamme blu.
Kyoya sentiva il suo respiro cupo e assottigliò gli occhi. Guardò Cavallone parlare con l’altro boss e accarezzò il proprio tonfa.
Anche Cavallone sfiorava la propria frusta, ma senza prenderla in mano.
"Lui è molto più potente di quanto vuole ammettere" pensò Hibari. "Ha tantissime capacità non sfruttate, come Yamamoto Takeshi. Odio quelli così!".
Aggrottò la fronte e si leccò le labbra.
"Si arrabbiano solo se devono difendere qualcun altro, ma non si impegnano. Li morderò a morte e gli farò mostrare ciò che sono davvero".
[107].
Chapter 9: 9.
Chapter Text
9.
I don't even care,
«Stavi piangendo?» domandò uno dei bulli. «Poverino… Dev’essere triste avere te come futuro boss».
Un altro rise sguaiatamente. «Come pensi di sconfiggere i tuoi nemici, lanciandogli addosso un libro o piagnucolando?».
«Il suo tutor lo ha fatto vestire da pecora» disse il primo bullo, mentre una ragazza dietro di lei faceva la linguaccia a cavallone mostrando un piercing.
«Uh, potremmo farti da lupi, se vuoi» commentò il secondo bullo. Aveva dei vistosi capelli tinti di viola a punta.
Cavallone abbassò lo sguardo. «Lasciatemi stare, per favore» sussurrò.
La ragazza chiese: «Perché, altrimenti cosa ci fai?». Il secondo bullo aggiunse: «Secondo me non lo ha davvero un Cielo».
[107].
Chapter 10: 10.
Chapter Text
10.
yeah you got me good
Dino indietreggiò, vedendo uno dei bulli alzare una mano verso di lui. Stava per tirargli uno schiaffo, quando una spada di legno lo abbatté a terra.
Anche l’altro bullo venne fatto cadere sul pavimento, questo colpito dalla stessa spada alla pancia.
Superbi puntò l’arma al collo della ragazza che scappò via urlando.
«Voooi…» cinguettò con finto tono gentile. «Lasciatelo stare o sarò costretto a spiegarvi meglio che nessuno deve infastidire il mio migliore amico».
Dino sorrise. «N-non dovresti sempre difendermi».
Uno dei due bulli si alzò a fatica, caricandosi in spalla l’altro. «Stronzo lunatico» abbaiò, allontanandosi.
Il professore si avvicinò e disse: «Superbi Squalo in punizione tutto il pomeriggio».
[109].
Chapter 11: 11.
Chapter Text
11.
We don't got to know if we should
Ryohei sbuffò, facendo ondeggiare la sua sedia. «Estremo, Kyoya è davvero poco professionale nella scelta dei professori».
Dino alzò lo sguardo. «Come scusa?».
Sasagawa gli sorrise. «Alcuni professori hanno delle palesi preferenze e quello di matematica si è scoperto avere una laurea finta». Incrociò le braccia al petto. «Estremo, dovrebbe controllare!».
Cavallone gli sorrise. «Per quanto mi abbia assunto per necessità e, in un certo senso, io stato raccomandato, ho davvero una laurea in lingue».
Ryohei scosse violentemente il capo. «Non parlavo di te» lo rassicurò. «Solo che alcuni insegnanti odiano Sawada per principio». Si grattò la guancia. «… E anche me, o non sarei spesso in punizione».
[108].
Chapter 12: 12.
Chapter Text
12.
Getting lost on you, yeah, you said I could
«Non immaginavo che Dino potesse essere tanto spietato» disse Hayato, ridacchiando. «Ha convinto Hibari-san a far fare così tanti giri di pista a quei bulletti che hanno infastidito il Decimo, che non ci riproveranno di nuovo».
Takeshi annuì. «Gli è andata bene» ammise. «Tu li avresti fatti saltare in aria con le tue bombe». Chiuse gli occhi e fece un largo sorriso, posando la mazza da baseball sulla spalla. «Sei davvero devoto con Sawada».
Gokudera si grattò la guancia, arrossendo. «Voglio solo che la smettano di sminuire il Decimo. Lui ha così tante doti ed è così incredibile che non si merita di avere a che fare con simile feccia».
[110].
Chapter 13: 13.
Chapter Text
13.
'Cause you know that, 'cause you know
Dino stava raggiungendo il proprio tavolo alla mensa, uno dei suoi compagni gli diede una spallata.
Cavallone strillò e cadde in avanti.
Superbi si materializzò, con un braccio lo afferrò stringendolo intorno alla vita, con la mano libera afferrò il vassoio, impedendo al cibo di cadere.
Lo condusse al tavolo dove c’era già Romeo e lo fece accomodare, posando il vassoio.
«Cerca di stare attento» disse Squalo. «Questa scuola brulica di stronzi».
Cavallone sospirò. «Se ci fosse Reborn, si mangerebbe il mio cibo e mi prenderebbe in giro perché non so difendermi» gemette.
«Però non ti insegna a farlo» disse Romeo. «Dovremmo farcelo insegnare da Squalo».
[106].
Chapter 14: 14.
Chapter Text
14.
Once I get it so addicted
Romario si era addormentato sulla poltrona a gambe aperte, con la cravatta legata intorno alla fronte. Russava sonoramente, a bocca aperta, una bottiglia di alcoli vuota in mano.
Diverse altre bottiglie erano disseminate per il salone, tra i cavalloni ubriachi e addormentati.
Dino entrò silenziosamente, guardando i suoi uomini fedeli privi di sensi. Molti erano in mutande, altri avevano le camicie aperte.
C’erano scarpe lanciate sui mobili, una era finita sopra il lampadario.
Dino raggiunse Romario e gli sfilò delicatamente la bottiglia dalla mano, con aria affranta.
"Sei sempre impeccabile, ma quando non ci sono ti dai all’alcool e chissà a cos’altro. Perché non capisco cosa vuoi dimenticare?".
[108].
Chapter 15: 15.
Chapter Text
15.
Got me tripping high over you
Dino guardò Xanxus seduto sul suo trono, Levi glielo stava lucidando con una pezzuola.
Cavallone boccheggiò, rosso in viso. "Lui è tutto quello che io non sarò mai" pensò. "La mia famiglia è quella che deve portare ordine e legge nella Mafia. Deve essere quella che incute timore, ma solo gli occhi di Xanxus riescono più di me".
Si grattò il collo, arrossandolo.
"Lui è imperioso. Si è creato un titolo che non esisteva, quello del boss dei Varia e tutti lo rispettano. Non importa che abbia tradito il Nono in persona, nessuno osa alzare lo sguardo in sua presenza senza il suo ordine".
[104].
Chapter 16: 16.
Chapter Text
16.
Once you get it so addicted
«La miseria, Takeshi!» stava sbraitando Squalo. «Voooi! Vedi di concentrarti su quelle tecniche e smettila di utilizzare armi ibride! Se proprio vuoi perdere tempo con il baseball, fallo solo quando è il suo momento. Qui usa la spada, le tecniche della spada e non dimenare l’arma come se fosse una mazza!».
Era rosso in volto. «Merda, smettila di ridere e ascoltami!».
«Sì, sensei» trillò Yamamoto.
«… E non farti i cazzi degli altri. Quello che faccio con Xanxus sono affari miei». Superbi ansimò rumorosamente. «Ora fatti una corsetta, devo prendere fiato».
Takeshi obbedì allegro e Cavallone domandò: «Non pensi di essere troppo duro con quel ragazzo?».
«Mi assomiglia troppo, Dino».
[110].
Chapter 17: 17.
Chapter Text
17.
Got you tripping high over me
Dino si rigirò la tessera nella mano e sorrise. «Tranquillo, funzionerà» rassicurò Squalo.
L’altro ragazzo fece una smorfia, aveva dei corti capelli grigi. «Voi…» mugolò, con tono tentennante. «Solo che non penso sia una buona idea».
Cavallone gli diede una pacca sulla spalla. «Andiamo, ci ubriachiamo un po’ e torniamo a casa» lo rassicurò. «Non si accorgeranno nemmeno che siamo scappati».
Superbi si leccò i denti aguzzi. «Non penso che ci cascheranno» brontolò.
«Non si vede che siamo minorenni, soprattutto tu» lo rassicurò Dino. «Dai, un po’ di alcool non ci ucciderà. Romario non prende altro».
Squalo sospirò. «Ti seguo solo per non farti finire nei guai da solo».
[109].
Chapter Text
18.
You keep me from crashing down
Superbi sosteneva Cavallone, quest’ultimo vomitò nuovamente. Non aveva più niente nello stomaco e uscirono solo saliva e succhi gastrici.
Dino ansimò, avvertendo la gola e le narici bruciare.
Squalo gli chiese se stesse meglio e Cavallone, respirando a fatica, annuì. Si lasciò accompagnare fuori.
Superbi si fermò davanti al rubinetto e lo aprì, sciacquandogli la faccia.
«S-sei sbiancato… quando hai visto la band del concerto qua fuori» biascicò Dino.
Squalo fece una smorfia. «Sono solo sbronzo» brontolò.
«Sembrava che il cantante ti conoscesse» farfugliò Cavallone. «… Forse ti ha scambiato per qualcun altro».
«Dovremmo andarcene prima che Romario scopra che siamo qui» cambiò discorso Superbi.
[105].
Chapter 19: 19.
Chapter Text
19.
Stay a little longer, stay a little longer with me
Dino guardò Squalo fasciato nel suo letto e sospirò. «Potresti cercare di non uccidermi mentre sei semi-incosciente?» borbottò. «Mi rendi difficile salvarti la vita».
«Idiota» ringhiò Superbi. «Avresti potuto finire divorato dal megalodonte anche tu!».
Cavallone sbuffò. Il corpo di Squalo era incredibilmente magro, serrato dalle bende sporche di sangue.
Dino fissò il moncherino, lì dove mancava la mano e avvertì una fitta di dolore tale da farlo quasi piangere.
«Non dovresti morire per andare dietro a Xanxus» ringhiò. «Non ne vale la pena».
Squalo sbuffò.
«Voooi, non muoio tanto facilmente» lo rassicurò. «… E la prossima volta fammi salvare da uno dei tuoi uomini».
[106].
Chapter 20: 20.
Chapter Text
20.
Once I get it so addicted
Got me tripping high over you
Dino stava percorrendo il giardino di Villa Vongola, una borsa in una mano.
Si fermò vedendo Squalo e Xanxus alla finestra, i due si stavano urlando addosso.
"… Quel tipo non ci sa proprio fare con le parole…" pensò.
Rimase lì a fissarli, con una smorfia sul viso. "Non capisco cosa ci trova Squalo in lui. Non sa proprio comportarsi nei suoi confronti e lo fa stressare".
Spalancò la bocca vedendo Xanxus porgere un mazzo di fiori bianchi e rossi al suo Capitano.
Squalo li prese e lo baciò con trasporto.
«Che modo puerile di chiedere scusa» abbaiò Dino, ma avvertì una sensazione di fastidio.
[105].
Chapter Text
21.
Darkness chase the day
Dino guardò Squalo accatastare dei tappetini di gommapiuma uno sopra l’altro. Si vedeva che erano stati usati per gli allenamenti, alcuni erano ancora umidi di sudore e saliva.
«Perciò Lussuria ha deciso di allenare Ryohei fece presente». Superbi annuì, in una cascata di capelli argentei. «… Tu alleni Takeshi».
«Siete sicuri che sia una buona idea cercare di crescere quei ragazzi?» domandò Cavallone.
«Non può essere peggio di avere Reborn come tutor» scherzò Squalo, mostrando i denti aguzzi.
Dino sospirò. «No, non credo» mormorò. «… Questo è quello che mi ripeto quando devo allenare Kyoya. Quel ragazzo è un tipo difficile».
«Lo sono tutti a quell’età».
[106].
Chapter 22: 22.
Chapter Text
22.
No light, the sun is rising
Dino era seduto su una roccia e guardava la luce del sole dell’alba che si alzava sopra la distesa di canne di bambù.
Udì dei passi e alzò lo sguardo, riconoscendo Kyoya.
Il suo allievo si sedette accanto a lui e gli domandò: «Già sveglio?», sentì Hibari sbuffare e notò che incrociava le braccia al petto. «Non dirmi che vuoi già riprenderti ad allenarti».
«Tu non sembri dell’umore adatto per combattere ruggì il ragazzino. «Ti morderò a morte appena smetterai di fissare il sole come un ebete».
«Pensavo solo che preferisco i tramonti invernali» rispose Cavallone, chiudendo gli occhi.
Hibari abbaiò: «Io la ferocia estiva».
[105].
Chapter 23: 23.
Chapter Text
23.
Burning skin to skin
Dino alzò lo sguardo guardando Xanxus avanzare nel raduno di boss mafiosi. Tra adulti armati fino ai denti.
Scoglio aveva il viso nascosto da un grande cappello e perciò in ombra, Iemitsu indossava il completo del Cedef e si sentiva aleggiare oscure presenze.
Cavallone accarezzò la frusta senza distogliere lo sguardo dal figlio del Nono.
"Lui è una fiamma viva che mi attira a sé nonostante il pericolo e la cosa mi fa impazzire".
Guardò Xanxus prendere posto a capo. "Se ne sta lì, accigliato, probabilmente senza motivo. Eppure lo percepisco, il suo silenzioso autocontrollo che sembra far piegare il mondo intorno a lui".
[104].
Chapter 24: 24.
Chapter Text
24.
Melting and you can't fight it
Xanxus fece una smorfia, cercandosi in tutte le tasche della sua casacca e dei suoi vestiti. «Dannato aggeggio» ringhiò, accentuando l’espressione seccata.
Dino vedeva il tic al suo occhio che lo portava ad alzare ripetutamente il doppio sopracciglio.
«Ti sta suonando il cellulare» gli fece presente.
Xanxus ringhiò: «Lo sento, feccia!», i suoi occhi rossi dardeggiarono. «Non sono ancora diventato sordo!».
Riuscì a trovare il suo cellulare nella tasca dei pantaloni e lo fissò malevolo. «Ora come diamine funziona?».
Dino biascicò: «Posso?». Xanxus annuì e glielo lanciò contro.
Cavallone lo afferrò prima che cadesse a terra e rispose alla chiamata, mettendogli il vivavoce e porgendoglielo.
[105].
Chapter 25: 25.
Chapter Text
25.
Slipping under the heat
Dino parava i colpi di Hibari utilizzando la frusta, saltando all’indietro per evitare ogni affondo delle catene di Kyoya o fermando i tonfa del ragazzo.
«Impegnati!» sbraitava Kyoya. «Smettila di sottovalutarmi!».
Cavallone corrugò la fronte, i capelli dorati gli aderivano al viso. «Non ti sto sottovalutando, ti sto allenando».
Kyoya urlò di frustrazione. «Allora colpisci con quella maledetta frusta, non è uno scudo!» tuonò. «Se non lo farai, ti costringerò, mordendoti a morte».
«Per il momento non ne ho bisogno» lo rassicurò Dino. «In fondo sei solo un ragazzino…».
Kyoya urlò di rabbia, attaccando con più furia.
Cavallone lo richiamò: «Usa il cervello, o sarà facile sconfiggerti».
[107].
Chapter 26: 26.
Chapter Text
26.
That we keep bringing
Dino si allentò la cravatta e si lasciò cadere in uno dei sedili foderati di broccato, sotto le alte volte di marmo bianco. La balconata interna, che dava sul salone con la grande fontana a forma di gufo, era decorata da innumerevoli colonne sottili.
«Qui dentro si muore di caldo» si lamentò, alzando lo sguardo su Squalo. «Spero di sbrigarmi alla svelta».
Superbi lo punzecchiò: «Voi, non dovresti essere così impaziente. In fondo è un incontro formale».
Cavallone fece una smorfia, grattandosi la testa con l’indice. «Non voglio fare il Decimo e non capisco perché mio padre continua a farmi fare questi incontri da boss».
[105].
Chapter 27: 27.
Chapter Text
27.
Messing with my head
Dino deglutì a vuoto, guardando preoccupato Talbot. Si era affiancato a suo padre e avrebbe voluto nascondersi dietro di lui.
Il vecchio, vestito in modo insolito, era solo su un monitor, in chiamata dalla sua caverna irraggiungibile.
Stava ridacchiando, fissandoli con i suoi occhi ciechi. «Non mi divertivo tanto da molto tempo» sussurrò. «Un vero peccato che il suo Cielo verrà inghiottito da quello di fuoco di Primo Cavallone, vostro figlio è speciale».
«Sarà per noi un onore, invece» lo rassicurò Paolo e rise, in un verso che ricordava un nitrito.
Talbot sollevò un piccolo puledrino. «Come pensate di chiamarlo?».
«Scuderia» rispose Dino.
[103].
Chapter 28: 28.
Chapter Text
28.
With you, you keep it spinning
«Scuderia?» si sorprese Talbot. «Ti facevo più fantasioso, ma… In fondo la tua famiglia non si è mai distinta in quel campo».
Dino annuì, confermando il nome. Pensando: "Xanxus ha detto che era il nome perfetto se avevo un cavallo".
«Che strano, è completamente bianco, ma almeno ha gli occhi che dimostrano sia una box arma del Cielo» disse Paolo. Diede una pacca al figlio sulla spalla, rischiando di sbilanciarlo. «Ben fatto!».
Un’ombra passò sul viso di Talbot. Armeggiò col fianco del puledrino, che teneva in una mano sola, e ne sollevò un’aluccia.
«Pegaso» corresse. Si leccò le labbra secche. «… E ce ne sarebbe una seconda».
[107].
Chapter 29: 29.
Chapter Text
29.
I don't even care, yeah you got me, good
Squalo si sporse in avanti e sistemò un cerotto sotto l’occhio di Cavallone, sbuffando. «Mi hai fatto spaventare davvero, oggi» mormorò. Indicò le bruciature che si era fatto sulla pelle brandendo la frusta avvolta da fiamme del Cielo di fuoco.
Dino arrossì e gli sorrise. «Mi dispiace» sussurrò con voce bassa, stringendosi al peluche di una tigre. Molti altri puntellavano il letto, l’ultimo che Romario gli aveva regalato era a forma di Batman.
«Però non potevo tirarmi indietro. Dovevo difendere i miei uomini!».
Squalo sospirò. «Almeno la box arma che ti ha dato Talbot ti ha aiutato».
«Reborn pensa che Enzio sia figlio di Leòn» raccontò Dino ridacchiando.
[108].
Chapter 30: 30.
Chapter Text
30.
We don't gotta know if we should
«Valentino, dovresti alzare…».
Dino mugolò, nascondendo il viso sotto il cuscino, i capelli biondi gli finivano davanti al viso.
«Dai, oggi devi andare in gita. Te lo ricordi?» continuò a chiamarlo l’altra voce.
Dino sbuffò. «Dovete partire prima o non potrai prendere l’autobus. Dai…».
La voce si fece più insistente e Dino sentì la mano del fratello maggiore continuare a scuoterlo, mentre con l’altra gli scostava le lenzuola.
«Sono sveglio Danilo, sono sveglio» si lagnò.
«Il più grande gli sorrise. Ti divertirai… Fidati…».
Dino gli lanciò un’occhiata scettica, sbadigliando. «Speriamo tu abbia ragione» si lagnò. «Sei andato a chiamarlo Squalo?».
«La doll? Perché dovrei?» si lagnò Danilo.
[107].
Chapter 31: 31.
Chapter Text
31.
Gettin' lost on you, yeah you said I could
Dino lasciò cadere il fiore che teneva tre le mani sulla tomba, le sue labbra tremavano.
«Questa vita è una merda» sentì Squalo ringhiare e lo fissò di sottecchi, digrignare i denti. «Cazzo, non doveva andarsene… Non lui. Era così piccolo».
Cavallone guardò la fotografia del bambino biondo e sorridente.
«Dovresti mandarmi là fuori, a ritrovare ciò che resta del corpo… a… a…».
Dino sospirò. «Nella tomba lì accanto riposa Danilo, si occuperà lui del piccolo Daniele». Chiuse gli occhi e rabbrividì. «Sarebbe stato un ottimo basso. Entrambi lo sarebbero stati più di me».
Squalo si asciugò le lacrime con rabbia. «Sarai il migliore abbaiò. «Voi…».
[107].